Aurelio De Laurentiis alla Bild parla del futuro dell’attaccante nigeriano, Victor Osimhen. Più volte accostato alla Premier League, Osimhen è entrato al centro di un discorso di calciomercato del Napoli.
I tifosi, per il momento, vengono tranquillizzati dal patron che mette la parola fine (?) al chiacchiericcio intorno all’attaccante azzurro che sta trascinando il Napoli da mesi in vetta alla classifica di Serie A.
In questo momento la tifoseria partenopea è assolutamente concentrata sull’obiettivo che in molti non pronunciano neanche. Nessuno si preoccupa di un possibile trasferimento di Osimhen, anche perché già in passato il presidente Aurelio De Laurentiis e Cristiano Giuntoli hanno dimostrato di fare grandi squadre anche con partenze illustri.
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Calciomercato Napoli: De Laurentiis su Osimhen
“Victor Osimhen non è in vendita. I nostri giocatori sono molto richiesti, ma non abbiamo bisogno di vendere, siamo senza debiti” Aurelio De Laurentiis alla Bild
Così il presidente della SSC Napoli, Aurelio De Laurentiis, all’autorevole quotidiano tedesco. E perché, si chiederanno i tifosi, proprio la Bild ha strappato queste parole al patron azzurro?
Proprio perché tra le squadre che concorrono per accaparrarsi Victor Osimhen c’è il Bayern Monaco, la regina della Bundesliga.
Napoli calciomercato: le ultime su Osimhen
Ultime Napoli Calciomercato – Quali sono le squadre interessate ad Osimhen oltre al Bayern Monaco? È vero che l’Inghilterra la fa da padrona. Ma non è l’unica. Di seguito un elenco di squadre che hanno dimostrato una manifestazione di interesse nei confronti dell’attaccante nigeriano:
- Chelsea
- Real Madrid
- Arsenal
- Manchester United
Al momento Osimhen non ci pensa neanche a lasciare Napoli. E rimane concentrato sulla stagione in corso, in lotta per campionato e Champions League con il Calcio Napoli.
De Laurentiis alla Bild: l’intervista
Il Napoli è crollato spesso nella seconda parte della stagione. Lo teme di nuovo?
“Molte persone pensavano che saremmo crollati dopo la pausa dei Mondiali o che almeno non saremmo stati forti come prima. Ovviamente era una sciocchezza. Se hai una buona squadra, in una società sana e con un grande allenatore, perché dovresti crollare? Siamo come un’azione in borsa che sta salendo. Se non stanno accadendo cose negative e fuori dall’ordinario, non c’è motivo per cui dovremmo perdere terreno. Non penso alla paura, sono fondamentalmente un guerriero”
Hai una storia preferita su Diego Maradona?
“È un personaggio così grande che non puoi raccontarlo nelle singole storie. Ma sto pensando a una cosa. Nel 2017 c’è stata una grande serata in suo onore al Teatro San Carlo di Napoli, il teatro più antico d’Europa. Allora aveva spesso problemi e non sempre era in forma e in salute. Ma quella sera era come un direttore d’orchestra, un presentatore. Raccontava storie, moderato. Non era solo una stella, era la definizione di una stella. È anche più alto di Messi”
Sui diritti TV
“Dobbiamo anche ripensare i diritti televisivi e non venderli più solo a due o tre grandi emittenti televisive. Si tratta di costruire un ponte tra club e tifosi. Noi club dobbiamo essere in grado di vendere i nostri giochi direttamente ai nostri fan, su molte piattaforme diverse. Che sia via satellite, via DVB-T o su Internet tramite Netflix, Paramount, DAZN, Sky, Apple, Discovery, Disney+ ecc. Tutti sarebbero fornitori dei nostri giochi e manterrebbero il cinque percento di ciò che i fan considerano un gioco trascorrere. Fino ad allora, però, dobbiamo lottare duramente con la politica e contro la pirateria, che è come un cancro del nostro sport e di tutto lo spettacolo”
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